Il ritorno alle origini di Manbuhsa
In Mambusha io ho visto due uomini primitivi che attraverso movimenti ora armoniosi ora incerti (tentennanti dato che si muovevano in punta di piedi e con le ginocchia piegate in modo da sembrare spaventati e sperduti)si spingono l’uno verso l’altro a trovare la propria indole naturale; lo spettacolo rimanda ad accoppiamenti animali nei quali i performer si trasformano spesso.
La danza è stimolata da una musica elettronica/araba e lo spazio scenico è gestito in modo particolare dato che lasciano una grande ampiezza attorno a loro e si alternano nella danza stabilendo una relazione tra loro e il pubblico anche attraverso sorrisi ricorrenti.
Lorenzo Bianchini
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