Cronaca dell’intervista impossibile a L. N.
È il secondo giorno di Festival, io e Alice stiamo intervistando Enrico Paglialunga e Giacomo Mattogno al Dumbo, a un certo punto percepiamo una figura che sfreccia alle nostre spalle. Scopriamo successivamente che si tratta di Luca Nava, produttore e organizzatore di “Danza Urbana”, che ci evita perché sa che vorremmo intervistare anche lui. Ci sorge la domanda: come mai ci evita? La sua è solo ostinazione o c’è dell’altro? Forse stanchezza? Credo che anche io sarei stanca di parlare se per tutto il giorno dovessi incontrare tanta gente, in tante situazioni diverse. Nel corso del Festival lo incontriamo in diverse occasioni: durante lo spettacolo di Nicola Galli, fuori dai cancelli di palazzo Re Enzo, un gruppo di ragazzi suona e canta disturbando lo spettacolo. Lo riconosco subito, anche se è di spalle, ha lo zaino e la maglietta verde, è lui: Luca Nava, inconfondibile con il suo modo di camminare fiero, fa sgombrare i ragazzi. Sempre stesso giorno, stesso luogo, anche a noi capita la fine sventurata dei ragazzi e veniamo allontanati dalle scale di Palazzo Re Enzo perché possibili agenti disturbanti degli spettacoli. Ci siamo domandati se la situazione stressante e i molteplici ruoli che Nava ricopre possano influire su questo suo aspetto apparentemente ruvido. Il Festival sta giungendo alla sua conclusione e anche Agnese, super attaccata a quest’intervista, ha rinunciato all’idea di poter realizzare il suo sogno. Ma se fossimo riusciti a farla questa benedetta intervista, cosa ci avrebbe raccontato? Avrebbe avuto lo stesso comportamento sbrigativo? Forse sono io che vedo il buono in ogni persona, ma secondo me parlando con noi si trasformerebbe, diventando più gentile e meno frettoloso. Direbbe cose molto profonde, parlerebbe di come il Festival sia la sua seconda casa, lo staff una seconda famiglia e di come Massimo Carosi sia per lui un amico preziosissimo. O forse non direbbe niente di tutto questo. Ma a me piace sperare che sia una persona dolce, in realtà.
Agata Cogni (14y)
Inserisci un commento